
Cos’è la street art?
Qual è esattamente la domanda che stiamo affrontando qui? Come sarebbe possibile definire la street art? Si potrebbe sostenere che si tratta di una questione da storici dell’arte o da teorici della cultura.
Tuttavia, il primo gruppo di pensatori sembra aver bisogno di una distanza temporale: ci deve essere un periodo significativo e determinato con un’origine, un climax e una prospettiva futura per definire un movimento o una forma d’arte. Per quanto riguarda i teorici e i sociologi della cultura, si tratta sempre di una questione riferita a un contesto culturale, una questione di deliberazione dell’identità, o la contemplazione su strutture sociali complesse e un’interpretazione semiotica. Niente di tutto ciò, però, significa che non possiamo chiederci cosa possa essere la street art.
Si può dire che è un movimento, sicuramente un’espressione artistica, ma sicuramente, anche più di questo… Forse, una forma d’arte a sé stante. Una cosa è certa: la street art è diventata un elemento integrante inevitabile dell’arte contemporanea. Forse, quindi, la domanda davanti a noi non è cos’è la street art, ma piuttosto perché è nata e, cosa più importante, dove può andare da qui? Che cos’è la street art e la definizione di nuovi wall o murales pubblici nel 2019.
Cos’è la street art?
Le origini della street art
Non si deve presumere che gli inizi di quella che oggi consideriamo street art definiscano necessariamente la nozione. Dire che è iniziato con i graffiti non è un errore. Alcuni degli aspetti delle spinte dei primi artisti dei graffiti a creare in contesti urbani risiedono ancora nell’espressione artistica contemporanea degli artisti di strada. Questo è fondamentale, ciò che ha alimentato la spinta degli artisti di graffiti negli anni ’70 e ’80 è la stessa energia che è presente nelle attività degli artisti di strada emergenti all’inizio del 21° secolo.
Se si vuole contemplare le origini della street art, bisogna stare attenti a non stabilire una stretta relazione tra le nozioni teleologiche delle forme storiche delle espressioni dell’arte urbana e gli incentivi contemporanei degli artisti di strada che creano oggi. Uno è certo: le origini della street art risiedono nel processo creativo plasmato dall’intenzione dell’artista di formare un’antitesi al contesto sociale prevalente.
La definizione di Street Art – Ripetizione ed Evoluzione
La presenza della street art in un contesto urbano si basava principalmente sulla nozione di ripetizione. Cosa significa questo? Poiché l’impatto del messaggio diventa notevole solo attraverso la presenza percepibile nel contesto urbano, i graffitisti hanno vissuto con l’imperativo di riprodurre più e più volte la loro tipografia o la loro diversa espressione simbolica.
Nel mondo in cui la comunità digitale globale che diamo per scontata oggi non era nemmeno concepibile, gli artisti dovevano lottare per la possibilità che il loro lavoro fosse visto. In una recente intervista, Andre Saraiva ricorda che i suoi giorni a Parigi erano stati pieni di movimenti ripetitivi di bombolette spray, etichettando una cassetta delle lettere dopo l’altra.
Questa è una somiglianza con la scena della street art dei primi anni del 21° secolo. Nomi già famosi nel mondo della street art, come Shepard Fairey e Space Invader, hanno basato le loro attività di artisti sull’idea di creare ripetutamente l’apparentemente la stessa opera d’arte in diversi spazi urbani di diverse città. Stavano, infatti, costruendo un’identità una stampa e un pezzo di mosaico alla volta…